Le offerte... misteriose

La Famiglia Musco era davvero una famiglia in dissesto pressoché continuo.

Le condizioni si facevano a volte così critiche che era molto difficile salvarsi dalla disperazione. Il guaio era che il papa vomitava bestemmie a più non posso, credendo quasi - come tutti i bestemmiatori “bestie impazzite" - di aggiustare le cose bestemmiando, senza accorgersi che le peggiorava inesorabilmente.

Meno male che in casa c'era la buona moglie che pregava, c'erano i bambini con la loro innocenza e c'era soprattutto la piccola Teresa che si offriva vittima di espiazione per i peccatori e, anzitutto, per il suo papà bestemmiatcre!

Nelle situazioni più disperate, quando il papà era ammalato e i debiti si facevano più pesanti con la fame che pesava su tutti, la piccola Teresa si rivolgeva alla Madonnal....“ E la Madonna ha le sue vie misteriose per aiutare.

La piccola Teresa va a tagliare l'erba in una strada solitaria, ed ecco un borsellino fra le erbe. Lc raccoglie, guarda dentro, non c'è nessun documento, ma ci sono molti soldi: 50.000 lire (di allora). Il primo pensiero della bambina è quello di cercare chi l'abbia perduto. Domanda all'uno e all'altro se abbiano smarrito qualcosa: nulla. Lo porta a casa; il papà - onesto - lo consenva, per vedere se trova il proprietario.

Un'altra volta, in situazione ancora più critica per l'influenza che costringeva tutti a letto, Teresa supplica la Madonna, e viene un Angelo che le dice: "La Mamma Celeste mi comanda di darti questi soldi. Così potete fare la spesa per una settimana. Però non devi dire come li hai avuti: dev'essere un segreto tuo...".

Appena Teresa porta i soldi alla mamma, questa, tuta contenta, esce a far la spesa per il mangiare. Con il papà invece, cominciarono tante scene dolorose e disgustose: voleva sapere assolutamente chi era la Signora che le aveva dato i soldi, come mai, perché e per come...
Ccminciò a dire che Teresa andava rubando. Per questo la picchiava, e ogni volta che l'Angelo dava a Teresa le offerte del cielo per aiuto alla famiglia, il papà faceva scenate contro la piccola coprendcla di percosse, di “sputi e bestemmie“. Per castigo, poi, ordinò a Teresa di andare ogni mattina con la mamma a vendere la verdura. Era un lavoro faticosissimo, perché bisognava alzarsi alle quattro del mattino, caricarsi della verdura e camminare per diversi chilometri a vendere casa per casa, dalla mamma alla sera. Alla fine della giornata, madre e figlia tomavano a casa spossate, ma anziché pace e sorriso, trovavano ira e bestemmie del papà che molte volte costringeva le due pcverette ad andare a letto anche senza cena.

Era "una vita da cani!", scrive Teresa con realistica crudezza.
Un'altra volta fu peggio di tutte. A sera, al ritorno dal mercato, la mamma e la figlia non trovarono il figlio maggiore, che aveva litigato con il papà e per reazione se n'era andato di casa. Il papà cominciò ad alzare le mani e la voce contro la moglie. Questa non ne poté più. Si alzò e lasciò la casa, mettendosi in cerca del figlio. Anche Teresa, con i nen/i che le "stringevanc la gola", prese il fratellino Pietro e se ne andò a letto.
Al mattino il papà vuole spiegare a Teresa come egli abbia ragione. Ma la figlioletta questa volta sa parlare al papà con rispetto, ma anche con sorprendente coraggio: "Papà, sentite..io sono una ragazza di otto anni e non saprei rispondervi.
Ma io so che avete torto...", e aggiunge che deve andare lui a vendere la verdura, anziché mandare due povere donne.

A tali inaspettate parole, il papà sta per scatenarsi, ma Teresa prende il fratellino in braccio, e grida al papà: "Badate, papà che io vado a denunziarvi. Non mi interessa che siete mio padre. In questi casi è meglio vivere senza padre che avere un padre. Sono certa che la Madonna non potrà essere contenta di voi".

Come non ricordare a questo punto le parole luminose di S. Paolo rivolte ai genitori? "Non esasperate i figli!" (Col 3,21). Teresina, esasperata, parlò al papà come non avrebbe mai voluto partare. Ma fu necessario. E la lezione fu salutare, perché da quel giorno il papà si rabbonì un poco e cominciò ad andare lui al mercato con la verdura da vendere mentre Teresa restava in casa e faceva tutto lei con sveltezza e amore, anche quando il papà sarà costretta a mandarla a scuola per ordine del comune. I genitori si alzavano alle quattro del mattino.

Teresa subito dopo: si puliva, rassettava la casa, andava a messa e poi a scuola.
Nel pomeriggio studiava, pregava e preparava la cena. Così, senza un divertimento, o meglio con i... divertimenti che il papà non le faceva mai mancare: busse abbondanti e frequenti.