"L'amore ha forma di croce"

Si sa che la sofferenza più acuta non è tanto quella fisica, quanto quella morale, quella che porta il timbro della cattiveria, della noncuranza e del disprezzo, specie se ad opera delle persone più care.

La picoola Teresa ebbe di queste sofferenze in sovrabbondanza.
E furono le più amare, quelle che la lacerano e le fecero versare lagrime cocenti.

Si pensi ai maltrattamenti del papà: appena viene e sapere di qualche malanno della figlia, non sa fare di meglio che vomitarle addosso parolacce e bestemmie; una vota, poi, arrivò a dire con la massima insensatezza: "Per me può morire! lo non ha soldi per lei...".

Quando il medico ordinò il ricovero d'urgenza all'Ospedale di Caserta, il papà non volle saperne e portò il motivo dell'impossibilità di affrontare le spese, incurante delle condizioni molto gravi di Teresa.

Di ritorno dai ricoveri all'ospedale, ridotta a un esserino tutte ferite e dolori, bisognosissima delle cure della mamma, e con l'unico oonforto della Comunione quotidiana che il Sacerdote le portava, la povera Teresa veniva investita dal papà in modo addirittura scandaloso.

La accusava di tenere troppo tempo la mamma impegnata per le sue malattie, trascurando lui e gridava: "lo sono sposato e tua madre serve a me... Tu non hai alcun diritto di tenere la mamma sempre vicino a te... Vedi tu cosa devi farel...". E un'altra volta trattò Teresa ancora peggio offendendola nel modo più ingiusto: "Tu sei una donna di strada. Sposati e fa’ presto, chè sono stanco di averti davanti, tra i piedi. Tu mi sei di peso e di vergogna nella famiglia: sei fradicia, ed io voglio che in casa mia Preti non ne entrino mai più. Non serve farti la Comunione tutti i giomi e poi farmi arrabbiare".

Possiamo immaginare il dolore lacerante di Teresa a queste inumane sfuriate del padre! La sua risposta era il silenzio, la lacrime, la preghiera. Ma da allora dovette rinunziare anche al conforto celeste della Comunione che il Prete le portava ogni giorno. Un'altra umiliazione ancora più dolorosa Teresa dovette subire, come è capitato, a volte, anche ad alcuni santi: l'umiliazione di essere esorcizzata come posseduta dal demonio.

In che modo awenne la cosa?
Un giomo venne a trovare Teresa una signorini, di cui la Madonna svelò chiaramente il contenuto dell'anima a Teresa. La si norina, a sentire Teresa che leggeva dentro e la spronava al bene, restò moîto sorpresa, ma anziché a un dono celeste ella pensò a un potere diabolico in Teresa, dovuto a qualche fattura, per cui si presenta subito al papà di Teresa dicendogli: "Vostra figlia è indemoniata! Le hanno fatto una fattura". Il papà di Teresa non solo non contesta questa affermazione, ma si reca subito dal Parroco per informarlo della cosa e invitarlo a intervenire. Il Parroco, preso allAa sprovvista, senza aver fatto nessuna ricerca ponderata, assicura il papà: "Verrò ad esorcizzarla".

E venne, difatti, e fece gli esorcismi facendo risuonare nella casa le ingiunzioni e i comandi a Belzebul di uscire da Teresa e lasciarla libera. Inutile dire che l'unico frutto ottenuto fu la grande umiliazione di Teresa, offerta anch'essa, come tutte le sofferenze, al suo adorato Gesù.

Del resto, ella stessa aveva tante volte chiesto e richiesto a Gesù: "Dammi tutta la sofferenza che Tu conosci sia bene per la mia anima..". "...Dammi la forza affinché io possa consumare tutto il mio corpo e versare tutto il mio sangue per amor tuo e per il bene delle anime.."

Ebbene, Gesù le dava l'un l'altra: la sofferenza e la forza, Gesù le fece e le farà (sperimentare nella maniera più cruenta che l'amore più puro ha sempre "forma di croce.